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Made in world

Sono giorni, in realtà, che penso a tutte le persone che arrivano in Italia alla ricerca della felicità e di una vita migliore. Sono tante le discussioni politiche, chi è d'accordo chi in disaccordo, e sento anche cose disumane a dire il vero. Mi chiedo: se fossi nato io in Africa e sarei povero cosa farei? E soprattutto, come mi sentirei dentro? Siamo tutti uguali, questo è quello che penso, l'Italia non è nostra, la libertà degli altri non è nostra, il mondo non è nostro. Siamo tutti una grande famiglia e non possiamo pensare "prima a noi e poi agli altri", semplicemente perché gli altri non sono meno di noi. Noi siamo troppo fortunati ad essere italiani o europei, a vivere dignitosamente in una casa, ad alimentarci egregiamente. Ci sono persone che, non per loro scelta, vivono fra guerre e povertà. Ragazzi come noi che rischiano la vita in un viaggio, io non avrei il coraggio di farlo, e penso che pochi lo avrebbero. Perciò, tutti devono avere la libertà di vivere il meglio possibile e noi, più fortunati, dobbiamo essere ponti in grado di sostenere i loro desideri. Siamo tutti made in world, in una vita di tanti colori.


Vincenzo Nisio

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Oggi è un giorno speciale

Voglio lasciare traccia dei giorni speciali, quelli che arrivano dopo mesi e mesi di attesa, di fatiche, di eventi negli eventi che mutano le giornate e fanno cambiare le cose. Organizzare e poi riorganizzare, sentire i morsi della vita che pizzicano le caviglie e ti fanno voltare all’improvviso. Questi sono i giorni in cui si incrociano tutta una serie di emozioni, in cui tutto torna, in cui ci si rende conto della quantità di tempo che è trascorso. Penso alla vita, che ci riserva momenti gloriosi alternati ad altri meno belli ma tutti indistintamente molto intensi, a consolidare il valore enorme di ogni momento, di ogni istante. In questo momento ho un raggio di sole che arriva dritto sulla mia spalla insieme ad un filo di vento che gonfia leggermente la tenda ed è straordinario ascoltare questo silenzio rotto solo dal cigolio di qualche uccellino di passaggio, occorre donarci alla meraviglia del mondo. Oggi è un giorno speciale, è un giorno essenziale, è un giorno che deve esserci

La storiella della scuola degli animali, che circola da anni tra gli educatori

Il sistema d'educazione che usano i nostri docenti, il più delle volte è sbagliato, perchè standardizzato a rendere tutte le persone uguali. Indipendentemente da chi hanno di fonte. Pensateci, è così, gli insegnanti tendono ad unificare le persone, che inevitabilmente sono tutte diverse, con sensazioni diverse, con modi di pensare e di reagire diversi ecc. Non è così forse? Siamo tutti uguali? Dobbiamo imparare a memoria tutto, come pappagalli, solo allora quegli insegnanti sono contenti. Invece ogni esemplare umano è unico e bisognerebbe lavorare per scoprire quella unicità, insegnare a sviluppare quell'unicità. Voglio che leggiate questa "simpatica storiella". Racconto .   Un coniglio, un uccello, un pesce, uno scoiattolo, un'anatra e così via decisero di aprire una scuola. Tutti quanti si accinsero a preparare il programma. Il coniglio pretendeva che nel programma ci fosse la corsa. L'uccello pretendeva che ci fosse il volo. Il pesce pretendeva che ci

Sono d'accordo con Francesco

“Il pensiero dominante propone a volte una 'falsa compassione': quella che ritiene sia un aiuto alla  donna  favorire l’ aborto , un atto di dignità procurare l’ eutanasia , una conquista scientifica ‘produrre’ un figlio considerato come un diritto invece di accoglierlo come  dono;  o usare vite umane come cavie di  laboratorio  per salvarne presumibilmente altre”. Lo ha detto  Papa Francesco  che ha ricevuto i medici cattolici italiani in Vaticano in occasione del 70esimo anniversario della loro fondazione. “Non si gioca con la vita umana. È un peccato contro Dio creatore . A volte dice che la posizione della Chiesa valeva nel pensiero antico, ma sia ieri come oggi la parola uccidere significa lo stesso. Questo vale sia per l’aborto sia per l’ eutanasia nascosta ”. “La vita umana è sempre sacra, valida e inviolabile e sempre 'di qualità' e come tale va amata, difesa e curata”. Francesco ribadisce che “non esiste una vita umana più sacra di un’altra, come non