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Visualizzazione dei post da novembre, 2014

Sono d'accordo con Francesco

“Il pensiero dominante propone a volte una 'falsa compassione': quella che ritiene sia un aiuto alla  donna  favorire l’ aborto , un atto di dignità procurare l’ eutanasia , una conquista scientifica ‘produrre’ un figlio considerato come un diritto invece di accoglierlo come  dono;  o usare vite umane come cavie di  laboratorio  per salvarne presumibilmente altre”. Lo ha detto  Papa Francesco  che ha ricevuto i medici cattolici italiani in Vaticano in occasione del 70esimo anniversario della loro fondazione. “Non si gioca con la vita umana. È un peccato contro Dio creatore . A volte dice che la posizione della Chiesa valeva nel pensiero antico, ma sia ieri come oggi la parola uccidere significa lo stesso. Questo vale sia per l’aborto sia per l’ eutanasia nascosta ”. “La vita umana è sempre sacra, valida e inviolabile e sempre 'di qualità' e come tale va amata, difesa e curata”. Francesco ribadisce che “non esiste una vita umana più sacra di un’altra, come non

Made in world

Sono giorni, in realtà, che penso a tutte le persone che arrivano in Italia alla ricerca della felicità e di una vita migliore. Sono tante le discussioni politiche, chi è d'accordo chi in disaccordo, e sento anche cose disumane a dire il vero. M i chiedo: se fossi nato io in Africa e sarei povero cosa farei? E soprattutto, come mi sentirei dentro? Siamo  tutti uguali, questo è quello che penso, l'Italia non è nostra, la libertà degli altri non è nostra, il mondo non è nostro. Siamo tutti una grande famiglia e non possiamo pensare "prima a noi e poi agli altri", semplicemente perché gli altri non sono meno di noi. Noi siamo troppo fortunati ad essere italiani o europei, a vivere dignitosamente in una casa, ad alimentarci egregiamente. Ci sono persone che, non per loro scelta, vivono fra guerre e povertà. Ragazzi come noi che rischiano la vita in un viaggio, io non avrei il coraggio di farlo, e penso che pochi lo avrebbero. Perciò, tutti devono avere la libertà di viver

Napoli - Roma. Un abbraccio per vincere tutte e due

Non esiste una partita di calcio in cui tutte e due le squadre vincono. Oppure si? Dipende. Guardo la tivvù e il presentatore si chiede se fosse mai possibile tornare ad assistere a partite di Napoli - Roma come negli anni 30, quando sia calciatori che spettatori si scambiavano fiori e non cattive parole. Non mi dilungo a scrivere come si arriva a certe cose perché non mi va proprio, ho voglia di dire che nella nostra società purtroppo manca sempre di più quel qualcosa che unisce, forse è l'amore. I calciatori, ragazzi spesso giovanissimi, sono gli attori e dovrebbero dimostrare - specie in queste occasioni - che il calcio degli anni 30 può e deve tornare. Le persone non si abbracciano più.  Basterebbe un abbraccio, così, prima del calcio d'inizio, un abbraccio d'affetto fra tutti i calciatori , a dimostrazione che prima di tutto c'è l'amore fra le persone. Cambierebbe tutto, e anche gli spettatori dovrebbero abbracciarsi, in silenzio per un attimo nel rispetto d