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Visualizzazione dei post da luglio, 2018

Oggi è un giorno speciale

Voglio lasciare traccia dei giorni speciali, quelli che arrivano dopo mesi e mesi di attesa, di fatiche, di eventi negli eventi che mutano le giornate e fanno cambiare le cose. Organizzare e poi riorganizzare, sentire i morsi della vita che pizzicano le caviglie e ti fanno voltare all’improvviso. Questi sono i giorni in cui si incrociano tutta una serie di emozioni, in cui tutto torna, in cui ci si rende conto della quantità di tempo che è trascorso. Penso alla vita, che ci riserva momenti gloriosi alternati ad altri meno belli ma tutti indistintamente molto intensi, a consolidare il valore enorme di ogni momento, di ogni istante. In questo momento ho un raggio di sole che arriva dritto sulla mia spalla insieme ad un filo di vento che gonfia leggermente la tenda ed è straordinario ascoltare questo silenzio rotto solo dal cigolio di qualche uccellino di passaggio, occorre donarci alla meraviglia del mondo. Oggi è un giorno speciale, è un giorno essenziale, è un giorno che deve esserci

In sospensione

Siamo destinati a perderci negli incroci di vitale importanza che si dà alle cose futili ferme al bivio della sospensione tra mito e realtà mentre i colori cambiano naturalmente l'acqua vince la siccità le facce di marmo sopravvivono ai secoli immobili. Invece io non ci riesco, come se niente fosse, a vestirmi di bianco niente c'è stato ma a volte è peggio vivere di se se si sopravvive leggermente sospesi nella realtà che si allontana fuori dalle quattro mura nell'ordine caotico della natura. Ilaria Rucco

Il mondo ha un cancro

Chi è partito per andare a fare il giro del lago di Como e chi è partito, in fuga dalla guerra o da una condizione disperata, per non arrivare mai. E' questo che stamattina mi propone lo schermo piatto del mio pc di ultima generazione frutto del progresso dell'uomo e dell'evoluzione del mondo. Sono stato diversi minuti con gli occhi fissi su quella foto che ritrae tre uomini con tre bambini morti fra le braccia. Quelle foto che non andrebbero mai scattate e mai sbattute su queste maledette piattaforme sociali. Il paradosso di un mondo che nonostante tutto continua ad andare avanti invece di fermarsi e dire basta, è tutto finito, mi fermo qua, è troppo, sono stanco, vecchio. Il mondo dovrebbe morire e con lui anche il suo cancro, quelle cellule che per crescere nel suo organismo stanno divorando le cellule sane. Il mondo ha un cancro non ancora diagnosticato. Ma di cosa abbiamo bisogno ancora, insomma, continuiamo nella più totale indifferenza, ci sentiamo appagati e pri