L'Italia è intossicata, da qualcosa che ha alterato le facoltà mentali delle persone. Ovviamente non faccio di tutta l'erba un fascio, ma fateci caso, c'è irritazione nella stragrande maggioranza delle persone, c'è agitazione, parlano in modo sconclusionato. È la vita, mi risponderete, io vi rispondo che non lo accetto. Ho l'opportunità di parlare con molta gente, dai lavoratori di vari enti - pubblici e privati - alle casalinghe, alle nonne, ai nonni, ai medici, agli impiegati, agli insegnati ecc., e vi assicuro che quasi nessuno mostra collaborazione, gentilezza, umiltà e sopratutto valori importanti come l'autonomia e la propria indipendenza. L'Italia è ubriaca, intossicata, ma non è colpa dell'Italia. È anche colpa degli italiani, tutti pensano a se stessi, ma tutti non pensano abbastanza.
Quando un paese è in crisi, questa va combattuta con l'alleanza, intesa come rapporto di convivenza e rispetto tra le parti. Una crisi va combattuta con la coesione, con l'aiutarsi l'un l'altro, con rapporti sani e senza cattiveria, con l'amore e senza invidia. Rispettando le idee degli altri.
C'è bisogno di rimboccarsi le maniche e diventare umili, tutti, senza esclusione alcuna, con coraggio e con sorrisi veri. È questo che manca, credo, l'Italia è in crisi di identità, non ci riconosciamo più nella nostra storia e nella nostra cultura. Non ci riconosciamo più in un racconto del nonno, che ci ha insegnato dei valori sani. I valori sani, sono quelli che stanno in crisi, che sono ubriachi.
Vincenzo Nisio
Vincenzo Nisio
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